
Amburgo. Parte finalmente la tanto attesa (e richiesta) procedura di Arbitrato davanti al Tribunale internazionale del Diritto del Mare (Itlos) in merito alla questione della Enrica Lexie e dei fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. "La frustrazione, lo stress, il deterioramento delle condizioni mediche delle persone direttamente e indirettamente coinvolte, minacciano un grave danno ai diritti dell'Italia. Per questo bisogna risolvere la situazione con urgenza". Così ha dichiarato l'ambasciatore Frazncesco Azzarello durante l'avvio della prima udienza ad Amburgo. I due marò accusati dell'omicidio di due pescatori in India sono da oltre tre anni al centro di un impasse di cui non si riesce ad uscirne fuori. Il Governo Italiano ha attivato la procedura di Arbitrato internazionale il 26 Giugno scorso chiedendo "misure cautelari" urgenti a tutela dei marò: che Latorre possa restare in Italia a curarsi dall'ictus che lo colpì nell'ambasciata d'Italia a New Delhi e il Fuciliere di Marina Salvatore Girone possa farvi rientro, che vengano infine sospese le procedure della giurisdizione a carico dei marò, nel contesto e fino alla conclusione del procedimento arbitrale. La replica del governo indiano non si è fatta attendere: "Descrivere il sergente Girone come un ostaggio è del tutto inappropriato e offensivo ed è dimostrato dal fatto che a entrambi i marò è stato consentito di tornare due volte in Italia", si legge, mentre nel pomeriggio i giudici ascolteranno le ragioni di New Delhi. Oggi le delegazioni risponderanno alle rispettive domande e vi saranno le repliche e le richieste conclusive dell'Italia all'Itlos. La decisione dell'Itlos, vincolante per entrambi i Paesi, sulle richieste italiane non prima del 24 Agosto. Sarà invece il collegio arbitrale dell'Aja, una volta diventato operativo, a decidere nel merito della controversia e, eventualmente, a ribaltare le decisioni dell'Itlos. Un procedimento che però, a detta degli esperti, durerà qualche anno.