Pechino. Ricorre oggi il 94esimo anniversario della fondazione del Partito Comunista Cinese, partorito a Shanghai il 1 Luglio del 1921, il medesimo anno nel quale nacque, a Livorno, il Partito Comunista Italiano. Il Pcc, oggi il più grande apparato politico esistente al mondo, vide la luce nel quadro della lotta intestina intrapresa contro il fragile governo locale da Sun Yat-sen e dal suo Kuomintang. Questi raccolse le adesioni dei rivoluzionari cinesi, tra i quali un giovane Mao Tse-tung, muovendo verso il Nord l'attacco decisivo nell'offensiva degli anni 1925-27, al termine dei quali il paese sarebbe ritornato sotto un solido e unico governo. Sebbene entrambi i partiti discendessero dal movimento anti-imperialista di inizio secolo, le loro strade erano destinate presto a separarsi, specie dopo l'ascesa all'interno del Kuomintang del comandante Chang Kai-shek, il carnefice dei comunisti cinesi, nel frattempo diventati piattaforma politica di riferimento della classe operaia delle prime grandi città (Canton, Shanghai) e delle masse contadine delle campagne. Fu proprio la guerriglia rurale intrapresa contro il Kuomintang a fare di Mao il leader indiscusso del Pcc, fino alla vittoria definitiva arrivata nel 1949, quando il Partito divenne di fatto, e fu riconosciuto come tale, il governo legittimo della Cina, catapultando ai posteri la leggenda di colui che sarà il Grande Timoniere. "Senza gli sforzi del Partito Comunista Cinese - si legge nel Libretto Rosso - e senza i comunisti cinesi, non sarebbe stato possibile ottenere l'indipendenza e la liberazione della Cina, e realizzare l'industrializzazione e la riorganizzazione dell'agricoltura". Il Pcc e il suo nucleo dirigente sono infatti "la guida della causa". Secondo il Global Times, che riporta fonti governative, il Pcc conta oggi 87,79 milioni di iscritti, con un incremento, nell'ultimo anno, di 1 milione di adesioni. Cifre che dimostrano, sottolinea l'agenzia di stampa ufficiale Xinhua, il rafforzamento "del vigore e della vitalità del partito" all'interno della Repubblica Popolare. Sono diverse le riforme avviate negli ultimi tempi da un governo sul quale, da sempre, si appuntano le attenzioni di addetti ai lavori ed osservatori internazionali, in particolare in ordine a profili che vanno dall'economia ai diritti umani. La Yifa zhiguo è solo l'ultima di queste: un disegno di riforma dottrinale e pratico molto ambizioso, che anela alla costruzione di uno Stato di diritto "sotto la guida del Partito" in grado di mediare tra comunismo, confucianesimo e capitalismo di recente estrazione.
Il presidente tiranno

Donald Trump sta sfidando le peggiori categorie più consolidate della politica tradizionale,
...