
Roma. Dopo 85 giorni di stallo e di tentativi infruttuosi di dare un governo al Paese, l'impasse politica si trasforma dunque in uno scontro istituzionale senza precedenti. Il premier incaricato Giuseppe Conte ha rimesso l'incarico al Presidente. Decisivo è stato il nodo sul nome dell'economista Paolo Savona, un "sostenitore della fuoriuscita dall'euro". "Ho accettato tutti i ministri tranne quello dell'Economia, ho registrato con rammarico indisponibilità ad ogni altra soluzione", ha sottolineato Mattarella. Irritazione di Di Maio, che ha persino chiesto l'impeachment del Capo dello Stato, mentre Salvini vuole il ritorno alle urne: "Subito la data delle elezioni o andiamo a Roma". Il no del Quirinale all'impuntatura di Lega e M5s sul nome dell'economista sardo Paolo Savona scatena, infatti, l'ira di Salvini e Di Maio. E verso il Capo dello Stato si materializza la possibilità dell'accusa peggiore: quella di impeachment, la messa in stato d'accusa del Presidente per alto tradimento. Accusa mossa dal M5s e su cui anche Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni concorda. E mentre Salvini, per ora, glissa sull'ipotesi che i 5 Stelle vogliono invece portare in Parlamento, arriva la presa di distanze di Silvio Berlusconi. "Parole irresponsabili", ha tagliato corto il leader di Forza Italia.