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Roma. L'emergenza epidemiologica da Covid-19 ha imposto nei giorni scorsi una serie di importanti e gravi restrizioni a cittadini ed imprese per il contenimento e la gestione della pandemia. Si tratta di limitazioni estremamente intense - necessarie e imprescindibili - che hanno prodotto e stanno ancora producendo effetti devastanti sull'economia e sulla vita dei cittadini e delle imprese. La FederCepi Costruzioni rappresenta, in Italia, 6500 imprese dell'edilizia: si tratta soprattutto di PMI, di quel nerbo vitale dell'economia italiana già duramente provato dalla (mai davvero superata) crisi economica, e che oggi risente particolarmente delle restrizioni imposte dalla pandemia. "È fortissimo - dice il presidente Antonio Lombardi - il timore che per molte di queste aziende, queste restrizioni risultino letali, e che non riaprano mai più i battenti. Per tali ragioni auspichiamo misure urgenti e straordinarie che aiutino a superare il momento di enorme difficoltà ed evitare un default finanziario che allo stato appare quasi inevitabile senza azioni incisive ed efficaci di sostegno. Abbiamo elaborato una serie di proposte che a nostro avviso potrebbero supportare non poco le imprese in questo momento di enorme difficoltà, e speriamo vivamente nel Suo interessamento e nel Suo aiuto, affinché possano sollecitamente tramutarsi in provvedimenti legislativi a difesa di un settore strategico e fondamentale per l'economia del Paese. 1. Immediato pagamento di tutti i debiti della P.A. (stimati in circa 53 mld di euro) alle imprese, compresi i rimborsi I.V.A., mediante anticipazione (contro garantita dallo Stato italiano), da parte del sistema bancario: il credito potrà essere dimostrato da atti contabili (S.A.L.) e /o fatture, confermate dall'Ente Committente; l'anticipazione del credito da parte delle banche dovrà essere a costo zero per l'impresa creditrice. 2. Approvazione di una norma generale che differisca di sei mesi, al 30 settembre p.v. tutte le scadenze di pagamento e le obbligazioni pecuniarie ricomprese nel periodo di emergenza (a partire da 12 marzo scorso), anche quelle garantite da titoli di credito. Nello specifico, auspichiamo che con un intervento legislativo straordinario: a. Vengano automaticamente prorogate di sei mesi (dal 12 marzo al 30 settembre) le scadenze di tutte le obbligazioni pecuniarie, anche quelle garantite da titoli di credito; b. i pagamenti effettuati mediante assegni bancari, durante il medesimo lasso di tempo, siano considerati "promesse esenti da imposte", a cui si applica la stessa proroga, salvo che il debitore comunichi al creditore di non volersi avvalere della stessa; c. tutte le disposizioni di pagamento, mediante intermediari finanziari, sono assoggettate alla medesima proroga, salvo che il delegante comunichi al delegato di non volersi avvalere della stessa. Chiediamo infine un d. espresso divieto di qualsiasi segnalazione, in ogni sede, di qualsiasi mancato pagamento avvenuto durante il periodo dal 12 marzo al 30 settembre. e. esonero del pagamento del corrispettivo nei contratti di leasing e di assicurazione, nei casi in cui il debitore, non abbia utilizzato il bene nel periodo dal 12 marzo al 30 settembre o frazione dello stesso, in relazione alla sua attività lavorativa. Sono interventi straordinari, imposti dalla straordinarietà del momento".

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Roma. Tolleranza zero per l'acqua in bottiglia, naturale o frizzante, esposta in vendita al sole. Il rischio è una multa da 1500 euro per il commerciante colpevole. Arriva direttamente dalla Cassazione la sentenza 39037 nei confronti di chi non usa le dovute accortezze nel trattare gli alimenti deteriorabili, mettendo a rischio la salute dei consumatori. I giudici di piazza Cavour hanno così respinto il ricorso del titolare di un esercizio commerciale che aveva messo in vendita bottiglie di acqua minerale, tenute nel piazzale davanti al negozio prima di portarle all'interno. L'acqua in bottiglia, se lasciata in luoghi caldi o con temperature elevate, potrebbe divenire nociva per la nostra salute. Inutilmente la difesa aveva puntato sui tempi brevi dell'esposizione alla luce, sostenendo che l'acqua era stata scaricata e lasciata all'aperto il tempo necessario a portarla nel deposito. Ma la Suprema Corte ha chiarito che la vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione, secondo l'articolo 5 della Legge 283/1982, é un reato di pericolo presunto con una soglia di punibilità anticipata. La violazione si concretizza dunque anche in assenza di un affettivo accertamento del danno al bene tutelato, ma più semplicemente sulla base di un verbale ispettivo, una foto o alcune testimonianze. Del resto il divieto di esporre le bottiglie d'acqua alla luce o al calore del sole è datato e risale al 20 Gennaio del 1927. Un decreto ministeriale di allora faceva riferimento alle bottiglie di vetro, che non subiscono modificazioni in seguito al contatto con il calore. È evidente che la cautela deve essere ancora più stringente oggi se si considerano le bottiglie di plastica. Il rischio deriva dai materiali con cui viene confezionata. Secondo gli studiosi il problema principale deriverebbe dal fatto che le bottiglie comunemente definite di "plastica" sono realizzate con tereftalato che, una volta entrato in contato con fonti di calore, rilascia sia antimonio che bisfenolo A o BPA. Queste sostanze in quantità minime non destano preoccupazione ma potrebbero avere un impatto a lungo termine sulla salute e, in particolare, su quella dei bambini. La Cassazione ricorda che l'acqua è un prodotto alimentare vivo e non va considerata in maniera diversa dal vino e dall'olio. Nel caso esaminato il reato c'é stato ed è stato provato, grazie alle ispezioni, che l'acqua era stata esposta in periodi caldi come Giugno e Settembre. Anche gli ambulanti sono avvertiti.

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Roma. Ammontano a circa 40 miliardi di euro gli investimenti deliberati dal Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica. Alle infrastrutture andranno 11,5 miliardi (strade 6 miliardi, ferrovie 2,1, metropolitane 1,5, sicurezza delle ferrovie regionali "interconnesse" 300 milioni, mezzi Tpl 1 miliardo), 1,4 al Ministero dello Sviluppo, 400 milioni all'agricoltura. Di quasi 2 miliardi è l'ammontare dei fondi destinati invece all'ambiente; 800 milioni sono destinati alle bonifiche dei siti d'interesse nazionale e delle discariche.Tra le altre misure approvate ci sono quelle che riguardano il Masterplan per il Mezzogiorno e una serie di progetti definitivi per opere immediatamente cantierabili. Gli investimenti per il rilancio del Mezzogiorno ammonteranno così a 13,4 miliardi di euro per interventi da realizzarsi, insieme alle risorse comunitarie, nelle Regioni e nelle Città metropolitane mediante gli accordi inter-istituzionali cosiddetti "Patti per il Sud". Inoltre, al Sud saranno destinati altri 11 miliardi per un totale dunque di quasi 25 miliardi. Le assegnazioni tengono conto degli impieghi già disposti e della chiave di riparto percentuale del Fondo per lo sviluppo e la coesione (80% al Mezzogiorno e 20% al Centro-Nord). Di seguito, la dotazione finanziaria di ciascun Patto:
- Regione Abruzzo: 753,4 milioni di euro;
- Regione Basilicata: 565,2 milioni di euro;
- Regione Calabria: 1.198,7 milioni di euro;
- Città di Reggio Calabria: 133 milioni di euro;
- Regione Campania: 2.780,2 milioni di euro;
- Città di Napoli: 308 milioni di euro;
- Regione Molise: 378 milioni di euro;
- Regione Puglia: 2.071,5 milioni di euro;
- Città di Bari: 230 milioni di euro;
- Regione Sardegna: 1.509,6 milioni di euro;
- Città di Cagliari: 168 milioni di euro;
- Regione Siciliana: 2.320,4 milioni di euro;
- Città di Catania: 332 milioni di euro;
- Città di Messina: 332 milioni di euro;
- Città di Palermo: 332 milioni di euro.

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Torino. L'agenzia di stampa LaPresse acquisisce la testata giornalistica Agr. L'accordo definitivo è stato siglato il 15 ottobre tra il presidente di LaPresse, Marco Durante, e l'amministratore delegato di PRS Mediagroup, Federico Silvestri. L'acquisizione - come riporta l'agenzia - si colloca nella più ampia strategia di crescita e consolidamento di LaPresse e rafforza uno dei comparti di servizio già fiore all'occhiello dell'agenzia, accanto al fotogiornalismo e all'attività di news agency, che nell'ultimo bimestre ha segnato un'ulteriore implementazione con l'ingresso di 27 nuovi giornalisti, nelle tre redazioni di Torino, Milano e Roma. La testata giornalistica Agr è leader nella produzione di contenuti d'informazione multimediale e opera in ambito digitale, televisivo e radiofonico. In particolare è la casa di produzione di riferimento per la realizzazione di video contents per i più prestigiosi clienti italiani e multinazionali, creando e distribuendo video news, tg e giornali radio diffusi, tra le altre, a oltre 60 emittenti radiofoniche e circa 20 televisioni in Italia. Lo staff della testata giornalistica Agr, composto da 14 risorse, di cui 9 giornalisti ex articolo 1, è stato assorbito da LaPresse che lo integrerà allo staff già presente nella propria sede di Milano. Il direttore della testata giornalistica Agr, Vito Romaniello, assume la vicedirezione della sede milanese di LaPresse.

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New York. Il New York Times ha annunciato di avere superato il milione di abbonati alla sua edizione digitale, facendo diventare il quotidiano di New York il primo media mondiale a battere questo primato. Inoltre il gruppo ha detto di avere 1,1 milioni di abbonati sia all'edizione cartacea sia a quella digitale: la somma dei due risultati consente al quotidiano di vantare il più grande numero di lettori paganti nei suoi 164 anni di storia. "Molte società di media, affrontando la competizione di altri gruppi digitali, hanno ridotto i numeri nelle redazioni e i loro investimenti. Ma noi non lo abbiano fatto e dobbiamo ringraziare i nostri abbonati per questo", si legge in un articolo firmato dal direttore Dean Baquet. "Il mese scorso ho condiviso con voi la lista dei lavori che abbiamo pubblicato da quando abbiamo iniziato la versione digitale in abbonamento nel 2011. La potenza di queste storie riflette la forza della nostra redazione", continua Baquet che ha aggiunto: "Continuiamo a dare lavoro a un numero di reporter uguale a quello che avevamo 15 anni fa - e adesso includiamo anche grafici, sviluppatori, videomaker e altri innovatori digitali cherendono la nostra offerta digitale ancora più ricca". Poi ha concluso: "Quando la carta era stata razionata nella Seconda guerra mondiale, il New York Times aveva tagliato la pubblicità, non gli articoli, e quando ci furono tempi difficili negli anni Settanta che avevano causato il ridimensionamento di alcune pubblicazioni, il Times aveva aggiunto nuove sezioni. Adesso, nell'era digitale, quando molti media sono sotto pressione i nostri lettori - ci stanno aiutando a restare forti".

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Milano. La Arnoldo Mondadori Spa acquista la divisione Libri di Rcs Group. Le trattative, ormai piuttosto intense da qualche mese, sono giunte ad un punto di svolta grazie ad un'offerta pari a 127,5 milioni su una valutazione complessiva di 130 milioni. L'accordo consentirà al Gruppo Mondadori di consolidare la propria presenza in Italia nel mercato dei libri trade e nell'editoria scolastica, nonché negli illustrati a livello internazionale. Il perimetro dell'operazione comprende l'intera quota del 99,99% posseduta da RCS MediaGroup S.p.A. in RCS Libri S.p.A. con le sottostanti partecipazioni - che al closing includeranno il 94,71% di Marsilio Editore S.p.A. - ed escluderanno il 58% posseduto in Adelphi Edizioni S.p.A. Tale perimetro ha registrato nell'esercizio 2014 i seguenti valori pro-forma: ricavi per 221,6 milioni di euro, Ebitda ante oneri non ricorrenti per 8,8 milioni di euro e investimenti per 11 milioni di euro, di cui 1,7 milioni destinati al rinnovo delle librerie Rizzoli. Con l'operazione Mondadori acquisirà la titolarità esclusiva di tutti i marchi in ambito librario, tra cui Rizzoli. L'accordo prevede inoltre che le testate di RCS MediaGroup possano continuare ad esercitare un'attività editoriale libraria in linea con quella attuale. Mondadori così, che già possiede Einaudi, Piemme, Frassinelli e Sperling & Kupfer, rileva anche Rizzoli, Bompiani, Fabbri e Marsilio. Il 58% di Adelphi detenuto da Rcs sarà invece ceduto a Roberto Calasso, socio di minoranza e direttore editoriale della casa editrice, che ha esercitato l'opzione di prelazione prevista nel caso di cambio di proprietà. Grazie a questo acquisto, Mondadori arriverà a controllare il 35% circa dell'intero mercato editoriale d'autore, escludendo l'editoria scolastica. Il perfezionamento dell'operazione è soggetto all'approvazione delle competenti autorità regolatorie, ossia l'Antitrust; eventuali provvedimenti di autorizzazione condizionata - come specifica lo stesso gruppo Mondadori - non pregiudicheranno il completamento dell'operazione.

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Washington. La Volkswagen nell'occhio del ciclone. La famosa casa automobilistica tedesca, già da qualche giorno, è finita nel mirino dell'Epa, l'Agenzia per la protezione ambientale statunitense, con l'accusa di aver alterato i dati relativi alle emissioni delle sue auto a diesel vendute negli Usa negli ultimi anni. Alcune accuse erano già state mosse da apparati dell'amministrazione americana; dopo che lo scandalo si è allargato a macchia d'olio, è stata la stessa azienda teutonica ad ammettere la violazione della normativa antismog. Come prima conseguenza il titolo Volkswagen ha perso in pochi giorni oltre il 20% della sua quotazione in Borsa (fino al -19% in un solo giorno su Francoforte). Come se non bastasse, inoltre, il gruppo rischia una pesante sanzione vicina ai 18 miliardi di dollari, oltre a plausibili conseguenze sul piano penale. Più a stretto giro di posta, poi, va sottolineato come ben più seri possono essere i danni che l'azienda di Wolfsburg può riportare a livello d'immagine e, quindi, come possano diventare serie le ripercussioni immediate sul mercato. La Francia, per bocca del ministro delle Finanze Michel Sapin, ha già chiesto una più ampia indagine "su scala europea" sul rispetto da parte delle case automobilistiche dei limiti sulle emissioni inquinanti, allo scopo di tranquillizzare i consumatori. In base alle indiscrezioni pubblicate da qualche giorno su alcune testate straniere, il numero delle auto truccate supererebbe gli 11 milioni. Secondo alcune fonti riportate dal Die Welt, inoltre, sia il governo tedesco che l'Unione Europea erano a conoscenza della magagna. La questione, dunque, oltre a portare sulla graticola la casa automobilistica, mette in discussione il mito dell'efficienza tedesca. Nel frattempo l'ad Volkswagen Martin Winterkorn, nonostante le scuse formulate in via pubblica, rischia di essere defenestrato.

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Roma. Dopo l'aumento dei francobolli, tocca ai bollettini subire un ritocco al rialzo. Poste Italiane ha infatti aumentato il costo della commissione per il pagamento dei bollettini postali: da oggi, infatti, quelli di conto corrente passano da 1,30 a 1,50 euro, le commissioni per Rav e F35 arrivano a 1,63 euro e quelli per le multe a 1,99 euro. Restano invariate, almeno per ora, le commissioni per bollettini pagati sui canali digitali, cioè web, Mobile e Atm, pari 1 euro, per gli over 70 e possessori di social card (€ 0,70), per Rav e F35 (€ 0,13) e multe (€ 0,45) pagati online. Il prezzo del bollettino era fermo dal 2012 e il ritocco è stato giustificato dall'aumento dei costi operativi e industriali, dall'accettazione da parte di Poste Italiane di carte di pagamento emesse da terzi senza aumentare costi e dagli investimenti tecnologici. Secondo l'associazione di consumatori, comunque, a conti fatti Poste Italiane rimane la via più economica per pagare i bollettini.

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Milano. C'è l'offerta del Gruppo Mondadori per rilevare la divisione libri di Rcs Mediagroup. La proposta è vincolante ed è stata partorita nella serata di ieri, lunedì 29 Giugno, termine ultimo del periodo di trattativa esclusiva concordata tra i due colossi editoriali. La palla passa ora al Consiglio di Amministrazione di Rcs, che nella prossima seduta dovrà decidere sul merito dell'offerta, il cui valore non è stato reso ufficialmente noto. Fonti private parlano di una proposta di 135 milioni di euro, al momento forse non soddisfacente per gli uomini Rizzoli, dal momento che le editrici Adelphi, Bompiani, Rizzoli, Marsilio, Sonzogno e Fabbri pesano attualmente a bilancio per 182 milioni di euro.