Roma. Pugno duro del Governo dopo il disastro di Genova. Come promesso, è stato avviato ufficialmente l'iter di revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia. Ad annunciarlo ieri il ministro Toninelli e il premier Conte. Il governo ha contestato al concessionario Autostrade, che aveva l'obbligo di curare la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'Autostrada A10, la grave sciagura che è conseguita al crollo del ponte. Si è concretizzata così, a quattro giorni dal disastro di ponte Morandi, il primo atto formale per la decadenza degli accordi fra la società e lo Stato. Ora Autostrade avrà 15 giorni di tempo per far pervenire al Governo una relazione dettagliata con le proprie controdeduzioni, fermo restando - ha precisato la nota di Palazzo Chigi - "che il disastro è un fatto oggettivo e inoppugnabile e che l'onere di prevenirlo era in capo al concessionario su cui gravavano gli obblighi di manutenzione e di custodia". Sul fronte delle concessioni, inoltre, il Governo ha intenzione di andare avanti e di rivedere le modalità del sistema, vincolando tutti i concessionari a reinvestire buona parte degli utili nell'ammodernamento delle infrastrutture e a rispettare in modo più stringente gli obblighi di manutenzione a loro carico. Intanto, come già annunciato nei giorni scorsi, l'avvio di una commissione ispettiva del Mit, che si occuperà di tutti gli accertamenti tecnici del crollo del viadotto, dovrebbe portare ai primi risultati entro un mese.