Salerno. Consueto appuntamento del sindaco e Viceministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Vincenzo De Luca ai microfoni di Lira Tv: "Il destino del Governo Letta era già scritto, purtroppo. Negli ultimi giorni il nostro Paese è stato solo in grado di collezionare figuracce a livello mondiale. Mentre Letta era impegnato alle Nazioni Unite, in Italia succedeva di tutto; l'immagine riprovevole che abbiamo all'estero è anche responsabilità del Presidente del Consiglio, in quanto non è possibile ribadire la stabilità della nazione che si governa quando in realtà non è affatto così. Giunti a questo punto - ha ribadito De Luca - entro breve tempo sarà necessario approvare sia la legge elettorale che quella di stabilità e poi andare direttamente al voto, almeno si riuscirebbe a salvare la faccia dinanzi al mondo". Polemiche continue anche in relazione al duplice incarico del primo cittadino: "Alcuni irresponsabili hanno dato vita a campagne stampa diffamatorie nei miei confronti ma ciò che non è chiaro è che la situazione relativa al mio Ministero è insita nello scontro politico a cui stiamo assistendo. La vergogna più grande che ci viene puntualmente riproposta - ha incalzato De Luca - è la propaganda politica attorno a cui ruota la cancellazione dell'Imu. Per permettere ad Alfano di fare una conferenza stampa e mentire sull'abolizione dell'Imu si è consentito di rovinare il bilancio dello Stato. E' stato infatti sforato nuovamente il tetto del 3% nel rapporto deficit-Pil andando a tagliare risorse preziose alla sicurezza. Questa idiozia mediatica la pagheremo molto cara e parte della colpa va attribuita al Presidente del Consiglio che ha accettato di farsi ricattare: rispettare un impegno programmatico è giusto ed ammirevole ma chiudere gli occhi ignorando la realtà è un altro discorso. Altri ricatti a cui abbiamo ceduto però - ha continuato De Luca - sono quelli per la presidenza del Cipe e l'affidamento a Catricalà del comparto relativo alle Poste e Telecomunicazioni mentre nell'ambito del Ministero delle Infrastrutture il Pdl ha provato ad accaparrarsi tutto. Con me il modo di agire più corretto è solo uno, ossia parlare chiaro; il mio unico obiettivo è quello di tutelare gli interessi del Sud ed ho accettato l'incarico a Roma esclusivamente per questo motivo. Non mi interessano le medaglie in petto, o si tutela il bene dei cittadini oppure per me sarà guerra aperta, sia chiaro. Fortunatamente - ha concluso il Sindaco - possiedo prudenza e nervi molto saldi e prima di prendere decisioni importanti penso a ciò che conta realmente, non alla semplice propaganda".
Salerno. Al consueto incontro settimanale sull'emittente LiraTv, il Sindaco e Viceministro Vincenzo De Luca si è espresso dapprima su un argomento attualmente scottante: il Lodo Mondadori e la vicenda giudiziaria di Silvio Berlusconi, che si protrae ormai da vent'anni. Sconcertato e contrariato della vicenda e soprattutto dal fatto che ancora una volta l'Italia si sofferma su "beghe" riguardanti singoli individui o vicende della politica politicante e ha incitato gli ascoltatori a concentrare le proprie energie per rilanciare l'economia del Paese. "Stiamo pagando oggi la scelta propagandistica e irresponsabile fatta sull'Imu dal nostro governo. Sono tra quelli che non hanno condiviso e non condividono il modo in cui si è condotta la vicenda dell'Imu" ha sostenuto il Sindaco. Infatti, sarebbe stato opportuno, secondo De Luca, eliminare l'Imu dalla prima e dalla seconda casa, a patto che quest'ultima sia un'abitazione normale e non di lusso, ma lasciarlo per le ville, gli alloggi di pregio o gli attici per evitare un rovinoso bilancio dello Stato e il consequenziale aumento dell'Iva". L'Imu non verrà eliminata ma da gennaio cambierà nome", ha ironizzato De Luca. Infatti, pare che a breve verrà introdotta una tassa sui servizi che consisterà in parte nella tassa sui rifiuti e in parte in quella sugli immobili, ovvero l'Imu. Il rischio sta nel fatto che tale tassa potrebbe essere scaricata addirittura sugli affittuari della casa. Insomma, nonostante la crisi gli italiani continuano a concedersi lussi di cui non potrebbero godere. Al contrario bisognerebbe rilanciare lo sviluppo dell'Italia attraverso un senso di responsabilità collettivo, di cui una parte del paese continua ad essere priva. "Siamo un paese bizzarro e creativo come al solito e, di questo passo, ci sarà presto un'ulteriore crisi di governo per sfinimento", ha concluso, in maniera ironica e pungente, il primo cittadino salernitano.
La crisi raggiunge il suo apice e le cifre dimostrano che l'Italia è uno dei Paesi in cui essa si è fatta sentire maggiormente, causando effetti devastanti nella società specie nei ceti medio bassi. Solo l'11 %, e la cifra equivale a più di un italiano su dieci, non hanno accesso ai beni di prima necessità, compreso il non mangiare carne. A fornire è il rapporto preparato dal Commissario Ue per la salute e i consumatori, Tony Borg, che viene segnalato da Giovanni D'Agata, presidente e fondatore dell'associazione Lo Sportello dei Diritti. L'Italia è il solo grande paese in Europa che soffre di tali "materiali disagi", secondo la relazione. Ma nonostante la crisi economica, l'Italia si trova ancora sopra a Francia, Germania e Regno Unito nella classifica di quando si tratta di affrontare le disuguaglianze nella salute. Negli ultimi 10 anni, Italia è riuscita a ridurre il tasso di mortalità infantile da una media di 4,4 morti per 1000 nati vivi nel 2001 a 3.2 nel 2011. Anche l'aspettativa di vita rimane alta, con italiani che vivono a una media 81,5 anni, il secondo più alto in Europa.
Il mondo ha raggiunto il numero di 232 milioni di migranti nel 2013: un record, secondo un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato mercoledì scorso. Nel 2013, il dipartimento di economia e affari sociali dell'Onu ha identificato 232 milioni migranti, pari al 3.2 % della popolazione mondiale, passando da 175 milioni nel 2000 a 154 milioni nel 1990. Del totale, 136 milioni, si sono stabiliti in paesi sviluppati e 96 milioni nei paesi in via di sviluppo. I rifugiati, come tali, rappresentano solo il 7% del totale, ossia 15,7 milioni di persone. La maggior parte degli immigrati (74%) sono in età lavorativa (dai 20 ai 64 anni) e il 48% sono donne. Europa e Asia sono le due principali regioni di migrazione con rispettivamente 72 e 71 milioni di immigrati. Gli Stati Uniti sono la destinazione preferita, accogliendo quasi 46 milioni persone, tra cui 13 milioni nati in Messico, 2,2 milioni venuti dalla Cina, ed a seguito India e Filippine. Queste cifre riflettono la tradizionale migrazione dai paesi in via di sviluppo ai paesi sviluppati, ma i flussi sud-sud, tuttavia, sono cresciuti notevolmente raggiungendo quasi il pareggio con quelli tradizionali. Nel 2013, 82,3 milioni immigrati nati in paesi del sud si erano stabiliti in altri paesi del sud, mentre 81,9 milioni nati sud sono emigrati verso il nord. Oltre il 51% dei migranti vivono in soli 10 paesi: Stati Uniti (45,8 milioni) Russia (11), Germania (9,8), Arabia Saudita (9.1), Emirati Arabi (7,8) e Regno Unito (7,8). Seguono la Francia con 7,4 milioni, Canada (7.3), Australia (6.5) e Spagna (6.5). I gruppi più consistenti sono asiatici (70,8 milioni) e latinoamericani (53,1 milioni) che costituiscono le due diaspore più importanti: 19 milioni di asiatici vivono in Europa, 16 nel Nord America e 3 in Oceania, mentre la maggior parte dei latino-americani (26 milioni) vive nel Nord America. L'Asia è una regione che ha visto l'immigrazione più alta dal 2000, accogliendo altri 20 milioni di persone in 13 anni, in particolare a causa della domanda di lavoro nei paesi in rapido sviluppo economico come Malesia, Singapore e il Tailandia. Tra il 1990 e il 2013, gli Stati Uniti hanno accolto quasi 23 milioni immigrati aggiuntivi pari a circa 1 milione all'anno, gli Emirati Arabi 7 milioni e la Spagna 6 milioni. "Questi numeri", secondo Giovanni D'Agata, fondatore dello "Sportello dei Diritti", "dimostrano che l'Italia non é più un Paese d'immigrazione, semmai solo di transito, e gli allarmi frequentemente lanciati anche da forze politiche che agitano lo spauracchio del fenomeno come uno dei mali più importanti del Paese, appaiono oltremodo infondati. Semmai le cifre in questione dimostrano che l'Italia non é più uno stato che attrae, perché in preda ad una crisi economica nota ormai a livello mondiale, che ci sta costringendo a diventare, o meglio tornare, da Paese d'immigrazione a nazione d'emigranti".
Salerno. "La prossima settimana si discuterà sulla decadenza di Berlusconi in Senato. La vicenda ha un po' stancato gli italiani i quali non nutrono più interesse nei confronti di questa telenovela - ha dichiarato ai microfoni di LiraTv il Viceministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Vincenzo De Luca -. Il reddito delle famiglie italiane è tornato ai livelli di 25 anni fa mentre le spese sono aumentate notevolmente, la Banca Centrale Europea ci mette in guardia perché la nostra situazione è alquanto critica e quindi siamo tenuti sotto stretta osservazione: ricordiamoci che siamo ancora un paese a rischio. Anche la cancellazione dell'Imu, di cui tanto si è parlato ultimamente, è qualcosa di vergognoso: solo la rata di settembre è stata abolita ma la tassazione sugli immobili resterà e le famiglie se ne accorgeranno quando nei prossimi mesi arriverà una lettera dove l'intestazione sarà "tassa sui servizi", ossia somme maggiorate semplicemente con nome diverso". "Per trovare la copertura dell'Imu - ha proseguito il Viceministro De Luca - abbiamo operato tagli relativamente ai servizi su ferro, altri tagli di circa 50 di milioni di euro sono stati effettuati a discapito del comparto sicurezza, è stata effettuata la defiscalizzazione sulle polizze vita, addirittura si era ipotizzato di tassare le doppie case sfitte poi questa idea è stata archiviata. Evitiamo di fare scelte scriteriate che ci mettono in difficoltà nel gestire questo nostro paese". Di recente sono stati disposti degli interventi relativi alle infrastrutture e ai trasporti ma, sfortunatamente, il Sud ne è stato tagliato fuori. "Non ci sono risorse - ha dichiarato De Luca - per completare l'autostrada Salerno-Reggio Calabria e la Napoli-Bari. Sarebbe auspicabile anche un intervento per far sì che l'Alta Velocità giunga fino a Reggio Calabria. Inoltre, la stazione ferroviaria di Vietri potrebbe diventare un luogo di interscambio come bretella di collegamento perché la metropolitana arriverà solo fino alla Valle dell'Irno: tutto ciò servirebbe a dare dignità, respiro ed economia a tutto il nostro territorio ma ciò richiede tempo e risorse mentre noi al Sud viviamo una situazione di precarietà". Attivo l'impegno del primo cittadino per portare alla ribalta le esigenze non solo della Campania ma di tutto il Mezzogiorno: "Cerco di portare avanti le mie idee ma per fare in modo che ciò accada è necessario un equilibrio politico e, soprattutto, bisogna comprendere che la mia presenza nella capitale ha un senso, ossia difendere tutto il Sud Italia. Mi deve essere consentito di lavorare sburocratizzando e snellendo il più possibile le procedure". "Sono fatto - ha concluso il Viceministro - per le decisioni e la concretezza, ovvero lavoro, economia, opere pubbliche".
L'Adsl al Sud d'Italia va mediamente di più che al Nord e al Centro: è quanto emerge dall'ultimo rapporto sulla velocità effettiva delle connessioni Internet italiane realizzato da SosTariffe.it che ha analizzato i risultati di oltre 500.000 test di velocità effettuati sul sito dal 2010 a oggi. Il Sud Italia è risultata l'area più veloce con una velocità effettiva dell'ADSL di oltre 5,3 Mbps contro i 4,9 Mbps del Nord. Le Regioni più veloci sono Toscana e Liguria, le peggiori Veneto e Abruzzo. Tra le province vincono Firenze e Isernia con quasi 7 Mbps, le peggiori Belluno e Ogliastra che si fermano a 3 Mbps. Non brillano le grandi città, dove però si possono avere fibra ottica e 4G. Il nuovo osservatorio di SosTariffe.it ha individuato, tramite l'analisi di oltre 500.000 speed test registrati sul sito dal 2010 a oggi, la velocità effettiva delle connessioni ADSL italiane e come questa varia a seconda della geografia del nostro Paese. L'analisi è stata condotta sia a livello nazionale che locale: la velocità media delle ADSL italiane ha superato i 5 Mbps nel 2012 e sembra mantenere questo ritmo anche per l'anno in corso. Dal 2010 a oggi la velocità media è aumentata di circa l'8%. Questo incremento è attribuibile principalmente alla maggiore diffusione delle offerte a "20 Mega", scelte da sempre più famiglie italiane per gestire il traffico proveniente dai nuovi dispositivi connessi a Internet presenti nelle case, come smartphone, tablet, console e "smart TV". Il Sud e Isole è l'area geografica dove la connessione viaggia ad una velocità media maggiore. Nel Meridione, infatti, le connessioni ADSL superano ampiamente i 5,3 Megabit al secondo, mentre il Nord si ferma a 4,9 Mbps. La Regione più veloce è in questi primi sette mesi del 2013 è la Toscana dove si viaggia ad una velocità effettiva di oltre 5,6 Mbps, seguita a poca distanza dalla Liguria. Buoni risultati per le regioni del Sud: Puglia, Sardegna e Campania occupano il terzo, quarto e quindi posto con velocità solo di poco inferiori. Velocità sotto la media per le regioni del Nord più popolose, Lombardia e Piemonte, con 5,1 e 4,9 Mbps rispettivamente. Chiudono la classifica l'Umbria, con una velocità di 4,3 Mbps circa, il Veneto, con un deludente 4,1 Mbps, e l'Abruzzo, ultimo con risultato molto simile.
I test universitari hanno cominciato a riempire pagine di giornali non senza le immancabili polemiche, le scuole stanno per riaprire, i principali eventi sportivi iniziato a carburare in vista di una stagione dal ricchissimo panorama. L'estate è la stagione più breve e più intensa dell'anno, quella delle grandi avventure o dei grandi amori, della libertà e degli eccessi, quella dei cambiamenti e delle rivoluzioni. A chi non è capitato di vivere almeno un'estate indimenticabile, un'estate che gli cambia la vita o semplicemente lo riporta su una dimensione lontana dai leit motiv quotidiani. Certo, il 2013 è l'anno della crisi, un periodo storicamente difficile ma non per questo i tre mesi appena trascorsi si sono rivelati meno intrisi di storie da raccontare. C'è chi ha lavorato, chi è restato a casa, chi ha scoperto il volontariato e chi è andato alla scoperta di territori prima mai esplorati. Da qui inizia il nostro viaggio, inerente soprattutto il mondo giovanile, per capire anche geograficamente come si è snodata la stagione per eccellenza tra corregionali ma non solo. Dalla Croazia a Milano Marittima, un caleidoscopio di immagini (e video visti i mezzi telematici e tecnologici che offre la società attuale) che resteranno stampate per sempre in cuori e menti.
Facendo partire l'excursus proprio dall'estero, la novità di quest'anno risponde al nome di Pag, un'isola della Croazia situata nella regione dalmata. Treno o auto fino ad Ancona, traghetto e via: è enorme il flusso di giovani salernitani che si è imbarcato in direzione della nuova Ibiza dell'Adriatico, mare cristallino ed happy hour a volontà: "E' stata un esperienza davvero entusiasmante poichè mi ha dato l opportunità di conoscere nuovi posti, di confrontarmi con persone di diversa cultura dalla mia, visitare nuovi posti - commenta Diego Collina, volto noto del calcio locale, approdato a Zrce Beach con Carmine Mautone, Alfonso Pierro, Danila Carrozzo, Laura D'Amore e Francesca Autuori - soprattutto è stata significativa come esperienza formativa in quanto mi ha permesso di poter fortificare il rapporto con i miei amici". Se Pag ha rappresentato la novità fino ad un certo punto, la vera scoperta è, invece, Makarska, cittadina dal porto suggestivo ma anche fonte di innovativo divertimento. Immancabile la tappa nella Repubblica Ellenica: se Mykonos ormai balza agli onori della cronaca per vicende extra, quest'estate ha portato di nuovo alla ribalta mete storiche come Creta ma anche Kos e Corfù dove tanti maturandi hanno scelto di salutare la scuola tra un after al Passoa e giochi d'acqua in quel di Ipsos. Da mete invernali e primaverili a riscoperte estive, è stata anche l'estate di Londra, Berlino e Copenaghen tra cultura e tradizioni locali.
Lontana dagli anni d'oro di quattro-cinque anni fa, la Spagna è riuscita comunque a mantenersi viva ma con un netto calo di presenze italiane. Intramontabile per i giovani studenti salernitani la Costa Brava ma c'è chi, come Eleonora Braca non ha potuto godersi a pieno come gli amici le vacanze poiché impegnata nella marcia di avvicinamento universitaria: "Purtroppo di viaggi in generale ne ho sentito solo parlare a causa dei test che fanno da preludio al mio avvenire. In ogni caso i miei coetanei si sono orientati ancora una volta su Gallipoli". E proprio da Gallipoli che parte il viaggio tutto nostrano. In molti cercano di evadere dalla realtà quotidiana facendo nuove conoscenze ma alla fine tanti concittadini si ritrovano, manco a farlo apposta, nella stessa destinazione. E' il caso della ridente cittadina salentina, un vero e proprio covo di ritrovo per salernitani, napoletani e così via di tutte le età. La Gallipoli mania ha, in un certo qual modo, riproposto quanto avveniva fino a qualche tempo fa in Calabria dove le varie Scalea, Diamante, Tropea ed Amantea hanno registrato un'inversione di tendenza contemperata da week-end e periodi brevi di soggiorno a cavallo di Ferragosto. Situazione analoga in Sardegna e Sicilia: la sorpresa giovanile dell'estate è l'Isola di Favignana, nel trapanese, dove ad alcuni vacanzieri salernitani è capitato di imbattersi nel presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo e visitare la vicina e famosa Casa di Montalbano: "Paesaggi paradisiaci, ideali per un relax totale tra scenari incantevoli, cultura e straordinara accoglienza- commenta Ilaria, laureanda in Giurisprudenza - Una vera e propria piscina a cielo aperto anche se, stando su un'isola, può capitare di imbattersi in qualche inconveniente "tecnico". In ogni caso un'esperienza irripetibile, da conservare nel cuore".
Salendo verso il centro-nord, ottimi riscontri anche dall'Isola di Ponza, spiagge frastagliate e paesaggi incontaminati nel golfo di Gaeta. Tralasciando le ormai risapute Capri, Ischia, Procida, Palinuro e le città d'arte e quelle montane, a fare da "concorrente" per presenze nostrane a Gallipoli c'è senza ombra di dubbio Forte dei Marmi. Una piacevole rivelazione o conferma, a seconda dei casi, per uno dei centri più rinomati della Versilia: lusso e qualità si sposano perfettamente con la genuina realtà locale tra una foto con Adriano Galliani ed Enrico Preziosi e un party targato Aperol Spritz. "Last but not the least" la sempre verde costa romagnola. La provincia di Rimini, Riccione in testa, si mantiene sugli standard usuali nonostante non siano mancate polemiche con tanto di chiusura per qualche noto locale. "Il picco quest'anno la riviera adriatica l'ha toccato ancora una volta con Rimini e Riccione - commenta Arianna - Nonostante la crisi, per me che vivo in Romagna, ho notato che comunque la zona era popolatissima di turisti e non si è avvertita alcuna grossa differenza col passato". Promossa a pieni voti Milano Marittima (e naturalmente Cervia dove si è tenuto un importante raduno benefico con ospiti d'onore quali i piloti di MotoGp e Superbike Andrea Dovizioso e Marco Melandri): eleganza e comfort per tutti, dalle famiglie ai rampolli della borghesia lombarda passando per campeggiatori e nidiate di giovani, un mix che riesce a funzionare e ad integrarsi grazie all'organizzazione e alla ricettività turistica tipica della zona.
Naturalmente a farla da padrone le one night e gli happy hour del Papeete Beach, garanzia di divertimento ed ingredienti sempre variegati per non restare mai delusi. Nell'eden di una delle spiaggie più famose d'Italia e non solo, musica per tutti i gusti e tanta gente che incarna a pieno i valori di un divertimento sano, intelligente ed armonioso come testimoniato dalla comitiva rappresentata da Carlito, Melania, Benedetto, Elena, Valentina, Gaia ed Alberto. Basta spostarsi di un centinaio di metri per respirare l'aria floreale del centro, centro che fa rima con Pineta Disco Club e la varietà di audio e drink offerta dagli street bar che scatenano una composta folla: dai vacanzieri agli avventori storici del posto passando da chi si muove dalle vicinanze e decide di passare una serata in allegria come testimoniano Martina, Veronica, Laura e Giulia. Il tutto accompagnato dal crescente sviluppo di località limitrofe come i Lidi, da Classe a Savio.
Qui si chiude il nostro viaggio, questo trimestre estivo ci lascia, quindi, in dote la riprova che non è la quantità ma la qualità a fare la differenza, a delineare il sottile confine tra successo e semplice banco di prova superato oltre alla consapevolezza che scommettere su destinazioni nuove e magari inusuali si è rivelato vincente. Cosa ne sarà del 2014 non è dato sapersi ma una cosa è certa: ogni luogo, con i suoi aficionados, non vede metaforicamente l'ora di sollevare un altro calice al calar del tramonto, per il più classico o fantasioso che sia sogno di una notte di mezza estate.
Salerno. Non sono passate affatto inosservate le parole al vetriolo rilasciate da Vincenzo De Luca alla Festa Democratica al Porto Antico di Genova. Secondo alcune indiscrezioni, trapelate dal Ministero e raccolte dal Corriere del Mezzogiorno, Maurizio Lupi non avrebbe affatto gradito le esternazioni sul suo conto del primo cittadino salernitano e vice ministro al suo dicastero. De Luca aveva puntato l'indice contro l'immobilismo del Governo, causato dallo scontro politico intestino tra Pd e Pdl, che impedirebbe, tra le altre cose, a lui di ricevere le deleghe necessarie all'esperimento effettivo dell'incarico governativo. Lupi, in particolare, non avrebbe gradito la frecciata con cui De Luca ha rimproverato al Pdl "di voler controllare tutto il ministero". In realtà, pare che il sindaco di Salerno non abbia ancora ricevuto le deleghe a causa della situazione di incompatibilità tra l'incarico cittadino e quello ministeriale nella quale versa. E, fin quando tale situazione non giungerà a soluzione, difficilmente De Luca potrà riceverle, figurando formalmente come semplice sottosegretario senza deleghe.
Salerno. Si è parlato dei fatti di cronaca più recenti in ambito nazionale e internazionale durante l'appuntamento settimanale del Sindaco e Viceministro Vincenzo De Luca ai microfoni di LiraTv. Tema caldo è sicuramente la grave situazione che vede nell'occhio del ciclone la Siria: "C'è una vera e propria escalation di crisi in Siria con tutto ciò che ne potrebbe derivare - ha esordito De Luca - ritengo che un intervento militare americano sia una mossa completamente sbagliata. L'unica persona che mostra ancora una notevole lucidità in questo momento storico è il nostro straordinario pontefice con le sue iniziative davvero ammirevoli! Egli sta dimostrando grande coerenza nell'affrontare una situazione delicata, soprattutto se si considera il suo ruolo di capo religioso, perché è riuscito in pochi giorni a porre l'attenzione su ciò che realmente conta. La vicenda siriana appare davvero molto complessa - ha proseguito il Sindaco - anche perché sono crollati i precedenti regimi dittatoriali ma ve ne sono altri mascherati dalla religione; le forze che attualmente contrastano Assad sono riconducibili ad Al Qaeda e non solo, quindi tutto ciò rende difficile comprendere anche la posizione di un paese come gli Stati Uniti. Allo stato attuale, un attacco da parte dell'America potrebbe solo rafforzare la posizione politica di Assad in quanto il mondo islamico si scatenerebbe contro Obama facendo fronte comune in favore della Siria. Il problema delle armi chimiche permane - ha incalzato il primo cittadino - ed è naturale che esse vadano bloccate e sanzionate, ma ciò lo si può fare anche attraverso iniziative politiche ed istituzionali. Di certo la risposta vincente non sta nell'apertura di una nuova stagione contraddistinta da guerre e bombe. La Russia e la Cina manifestano una posizione ostruzionistica nei confronti degli Stati Uniti e ritengo che, prima che le Nazioni Unite si pronuncino in merito a questa complessa situazione, è indispensabile mantenere i nervi saldi e soprattutto rimanere in una posizione compatta ed unilaterale". Dopo questa ampia parentesi relativa alle vicende internazionali, De Luca ha riportato l'attenzione su tematiche molto più vicine al nostro paese, ossia le questioni che interessano l'ex premier Berlusconi: "Aprire una crisi di Governo allo stato attuale è del tutto irresponsabile e chi deciderà di farlo dovrà risponderne in prima persona e se sarà Berlusconi ad attuarla dovrà assumersene tutte le responsabilità. Ribadisco con convinzione che lui ed il Pdl hanno politicizzato tutta la vicenda giuridica sbagliando completamente". Al termine del'incontro, De Luca ha parlato dell'incompatibilità della sua duplice carica: "Il ministero di cui faccio parte non è una bottega privata ma nasce dalla somma di tre precedenti ministeri. L'incarico di viceministro è nato proprio perché alcuni ministeri sono stati accorpati, quindi questa figura è prescritta dalla legge, non è un regalo fatto a me personalmente. Quel che è certo è che tutta la procedura a mio carico si sta svolgendo nella più totale legalità e ci tengo a precisare che, qualunque sarà il mio compito, intendo svolgerlo con la correttezza necessaria perché ho un mio metodo: se questo metodo non sta bene a qualcuno, io rispondo che sto bene dove sto".
Una sentenza di grande portata sancisce una nuova inversione di rotta della Corte di Cassazione in tema di danno alla vita di relazione che sancisce, nei fatti, un ritorno al vecchio orientamento in materia di danno esistenziale. Per la Suprema Corte, con la sentenza numero 19963 del 30 agosto 2013, deve essere risarcita tale voce di danno a causa di una vita di relazione compromessa il grave infortunato a seguito di un sinistro stradale. Nella fattispecie, i giudici della terza sezione civile hanno accolto il ricorso di un uomo che, in qualità di terzo trasportato a seguito di un brutto incidente stradale, aveva riportato una grave invalidità che aveva compromesso in modo irreparabile la sua vita di relazione. Ribaltata cosi la decisione della Corte d'Appello di Venezia, poiché gli ermellini hanno ritenuto più corretto inquadrare questa voce di danno come componente del danno biologico. La conseguenza più rilevante, al di là della singola decisione che rende giustizia al caso umano é per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", la riapertura di nuovi importanti orizzonti in tema di danno esistenziale per una più ampia tutela dei danneggiati a seguito di gravi infortuni. Ma ritornando al caso di specie, la vicenda prende spunto da un grave incidente stradale nel quale l'autista del veicolo affrontando una curva della strada a velocità non moderata, perdeva il controllo del mezzo che si ribaltava più volte finendo contro la banchina stradale. In conseguenza del drammatico sinistro il trasportato subiva gravissime lesioni tanto da riportare un'invalidità totale. Quest'evento ha causato un peggioramento delle condizioni di vita, in soggetto cranioleso, emiplegico e con paresi facciale sinistra, non autosufficiente e che necessita di diuturna assistenza, tale da determinare la integrale ed equa rideterminazione del danno. «Su tale punto - rilevano i giudici del Palazzaccio - la motivazione appare alla evidenza illogica e insufficiente e lesiva del diritto al risarcimento integrale del danno da perdita della vita di relazione che è una componente del danno biologico ma che appartiene anche alla esplicazione della vita attiva e sociale, che viene a essere totalmente disintegrata ».
Salerno. Dopo la pausa estiva riprende il consueto appuntamento del Viceministro De Luca con l'emittente televisiva Lira tv. Nel corso della trasmissione si è parlato innanzitutto delle ultime vicende italiane ed internazionali: "La crisi siriana sta dilagando negli ultimi giorni mentre, in Italia, si parla di Berlusconi. Credo che i problemi comunque non siano solo questi anzi, le famiglie italiane pensano a ben altro. Ci si preoccupa soprattutto dei bilanci familiari però devo ammettere - ha sottolineato De Luca - che le recenti decisioni prese da questo governo contengono numerosi elementi positivi; mi riferisco, ad esempio, all'abolizione del pagamento della rata dell'Imu di settembre; sono state prese decisioni ottime relativamente agli esodati, altre decisioni a proposito delle agevolazioni per le banche che erogano mutui per chi intende acquistare una casa. La questione dell'Imu, comunque - ha proseguito il Sindaco - resta una spada di Damocle, e mi riferisco principalmente alla propaganda politica attuata dal Pdl: ci sono ancora elementi da chiarire, incognite, ed ora più che mai bisogna tenere gli occhi aperti evitando le prese in giro". Altra notizia che torna settimanalmente alla ribalta è quella relativa ad un'imminente caduta del Governo Letta, il Viceministro ai Trasporti e alle Infrastrutture ha le idee ben chiare in merito: "In Italia la cosa più stabile che abbiamo è la precarietà; da questo punto di vista l'attuale Governo è blindato. Sembra sempre che esso salti ma, alla fine, riesce a resistere. A parte gli scherzi, credo fermamente che il Governo riesca a restare in piedi, anche perché, allo stato attuale, non c'è una maggioranza politica valida. Inoltre, il nostro paese, ha bisogno più che mai di una stabilità finanziaria e proprio per questo, ogni mese, dobbiamo piazzare 8 miliardi di euro di titoli di stato per pagare i nostri debiti; ovviamente va da sé che un aumento dello spread risulta problematico". Tema caldo è tutta la vicenda che sta interessando Berlusconi e la valutazione a proposito della sua decadenza dopo la condanna conclusiva, ecco l'opinione di De Luca in merito: "Le sentenze vanno rispettate e Berlusconi, pur non condividendola, doveva accettarla. E' sbagliato gridare al complotto anche perché così si sono venute a creare delle tifoserie. Chi dovrà giudicare relativamente alla decadenza di Berlusconi dovrà farlo in piena autonomia senza subire influenze esterne. Dopo il 9 settembre, quando si riunirà la commissione, non sappiamo cosa accadrà ma spero che nessuno metta in discussione il governo perché esso non c'entra nulla".
Un clima da "guerra fredda" spira sul sistema industriale nazionale ed europeo. Sembra, infatti, di essere ritornati agli anni 80, questa volta non per il dominio sul mondo da parte delle due superpotenze dell'epoca, ma per i segreti delle aziende, piccole o grandi che siano, e per mettere le mani sui sistemi di produzione e l'originalità dei prodotti attraverso l'acquisizione di dati relativi a brevetti e processi industriali. A dirlo è l'Osservatorio Nazionale per la Sicurezza Informatica di Yarix, con sede vicino Treviso, che ha potuto appurare che gli attacchi informatici ad aziende e privati in tutto il mondo sono in continuo aumento ed in molti si stanno attrezzando per proteggersi: tra bonifiche ambientali in azienda, strumenti di videosorveglianza e miglioramenti degli apparati di sicurezza informatici. Due giorni fa, il Ministro degli Interni Federale della Germania, Hans-Peter Friedrich, nel corso di una conferenza economica a Berlino ha sottolineato come, attraverso lo spionaggio industriale nella sola Germania, secondo stime, l'economia riporterebbe una perdita annuale di circa 50 miliardi di euro. Inoltre, secondo quanto rilevato dall'Osservatorio veneto per la sicurezza informatica, la sottrazione di informazioni strategiche ai danni delle sole aziende del settore produttivo con sede nel nord-est italiano, nel corso dello scorso anno, è aumentata di oltre l'800%. Tali attacchi, e questa è un'ipotesi condivisa tra gli esperti del settore, sarebbero permessi dal fatto che molte imprese sono mal equipaggiate contro le intrusioni esterne. Tra le cause più significative che contribuirebbero alla crescita delle attività di spionaggio industriale vi è la crisi globale ormai permanente nella quale i soggetti economici sono impegnati a sottrarre al concorrente quanto più possibile al fine di incrementare, anche di poco, i propri profitti. E per fare ciò tutto ogni strumento è utile: dalle microspie impiantate in accessori comuni, ai software spia installati di nascosto sui cellulari dei concorrenti, o ancora videocamere nascoste, attacchi informatici e chi più ne ha più ne metta. E' noto che lo spionaggio industriale rappresenti un reato che esiste da sempre ma, proprio a causa della crisi, sembra essersi acuito, anche in ragione dell'aumento di numerosi casi di infedeltà del personale interno alle aziende. Il timore di licenziamenti facili o di provvedimenti di mobilità mettono a dura prova anche i dipendenti che, sentendo sottostimate le proprie competenze o in alcuni casi per vendetta nei confronti dell'azienda, utilizzano la possibilità di accedere a dati ed informazioni importanti per poterli rivendere o sfruttarli ai propri scopi. Un'altra ragione nella crescita sta nella relativa facilità con cui possono essere sottratti dati dai sistemi informatici attraverso opere di hackeraggio. In tal senso, le autorità di sicurezza tedesche hanno precisato come la maggior parte degli atti di spionaggio industriale provenga da Russia e Cina. Se però la Germania, come annunciato dallo stesso ministro tedesco, si sta attivando per coadiuvare una strategia di protezione contro gli attacchi di spionaggio insieme a Governo federale e organizzazioni che si occupano di sicurezza entro il 2015, lo "Sportello dei Diritti" rileva come in Italia non ci si stia preoccupando del problema attraverso un'opera d'intervento sistemico di affiancamento e sostegno delle imprese da parte del governo che potrebbe limitare i danni contro questa piaga, che potrebbe sottrarre le ultime risorse disponibili in termini di idee e know how alle nostre imprese già stremate dalla crisi e dalla concorrenza spietata degli altri paesi.
Napoli. Intervenuto alla cerimonia di consegna del Premio Internazionale Pisacane a Paolo Mieli, che si è svolta al Suor Orsola, il sindaco di Salerno e Viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Vincenzo De Luca, ha inveito contro il gruppo dirigente del suo partito: ''In Italia non c'è spazio per le persone che rifiutano la logica delle correnti e la logica di questa demenzialità che sta vivendo il Pd. Mi vergogno di questo partito e di sentire le imbecillità del suo gruppo dirigente". "In Italia - commenta lapidario - vige la regola della selezione in negativo. Tutti quelli che voi trovate nel gruppi dirigenti nazionali sono selezionati sulla base di due cose: la produzione di parole e l'aggregazione a un carro correntizio. Su mille esponenti politici nazionali - spiega il viceministro -, ne troverete uno, solo uno su mille, che sia un libero e in grado di rappresentare il suo territorio".
Salerno. L'incontro di questo venerdì con il primo cittadino di Salerno si è aperto parlando della strage verificatasi domenica scorsa in territorio irpino: "Sono profondamente addolorato per questa tragedia - ha sottolineato De Luca - si tratta di un evento doloroso per tutto il nostro Paese; sarà necessario accertare le dovute responsabilità; intanto va sottolineato che l'autobus era un veicolo particolarmente vecchio e inoltre bisognerà chiarire a che velocità procedesse. Forse in questo caso l'arteria autostradale non ha creato disagi, comunque sarà necessario attendere che venga stabilita la verità". Ieri è arrivata la sentenza della Cassazione che ha confermato la pena per il leader del Pdl Silvio Berlusconi, il Sindaco si è soffermato lungamente sulla questione esprimendo il suo punto di vista: "A livello politico c'è stata molta attesa per la sentenza della Cassazione; la condanna di Berlusconi è stata confermata ed immagino che molti ne abbiano gioito. Al contrario, per me, la giornata di ieri è stata molto triste in quanto non riesco a godere di fronte agli episodi di cui stiamo parlando. E' innegabile che l'onorevole Berlusconi sia stato un riferimento politico basilare per milioni di cittadini italiani e penso che tutti costoro meritino rispetto; inoltre credo che la sinistra italiana non sia stata in grado di sconfiggere in modo degno Berlusconi che comunque, ricordiamolo, ha rappresentato il nostro Paese, per circa vent'anni, sia nel bene che nel male; per cui ritengo che le vicende degli ultimi giorni sporchino in ogni caso l'immagine dell'Italia e non c'è da andarne fieri". De Luca ha anche sottolineato come l'urgenza economica italiana sia diventata indispensabile ed ha fatto riferimento soprattutto alle ultime dichiarazioni rilasciate dall'amministratore delegato di Fiat: "Marchionne coglie un dato della nostra realtà ma quando parla riferisce solo una mezza verità. Sicuramente il nostro Paese è ingessato, malato di burocrazia, e ciò rende l'attività imprenditoriale un vero e proprio calvario; i costi di produzione devono necessariamente misurarsi con il mercato globale però egli non ha affatto ragione quando sottovaluta la mancanza degli investimenti nell'innovazione tecnologica; Marchionne sbaglia anche perché non considera che una fabbrica non è una caserma, un'azienda non ha successo se ci si mette a fare il caporale mentre lo ha se le gerarchie e le regole vengono rispettate fornendo motivazioni profonde a tutti i dipendenti". L'impegno di De Luca prosegue anche al di fuori dei confini salernitani, ecco le ultime novità: "Stiamo tentando di fare passi avanti per aiutare tutti gli imprenditori che intendono investire in questo periodo nelle opere pubbliche e nella trasformazione urbana; abbiamo inoltre insediato un tavolo di lavoro a Roma per affrontare le questioni burocratiche che non vengono risolte dal ben noto Decreto del Fare; a fine settembre speriamo di avere un decreto legge per le aziende che vogliono realizzare qualcosa di concreto senza però intraprendere una via crucis: ci occuperemo di questioni delicate ma decisive, di norme che riguarderanno i contratti di lavoro e le normative relative alle opere pubbliche; come già anticipato più volte, io vorrei abolire il 90% dei controlli preventivi e attuare l'inasprimento delle sanzioni per chi presenta carte false, addirittura radiando dall'albo chi vuole fare il furbo". In chiusura, il primo cittadino ha parlato di un piccolo scandalo che ha interessato di recente alcuni elementi della Salerno Sistemi: "Ho scoperto che tre dirigenti di questa azienda usufruiscono della macchina aziendale anche per uso privato; sono assolutamente sbalordito! Mentre il nostro Comune sta tentando di salvare la Salerno Sistemi, si scoprono simili oltraggi. Ovviamente, prederemo i dovuti provvedimenti nei confronti di questi illustri signori".