Stile in politica? Mera utopia. Di Fabio Memoli Finalmente la politica è unita su un punto: la mancanza di look e stile. A quanto pare la politica e la moda non vanno sempre d'accordo. Circa un mese fa infatti Time ha dedicato un servizio ai dieci leader mondiali peggio vestiti. Ed è il color kaki ad aiutare il nord coreano Kim Jong Il ad aggiudicarsi scettro e corona di questa speciale classifica, seguito da Vladimir Putin e dall'ex dittatore cileno Augusto Pinochet. A seguire troviamo Muammar Gaddafi (quarto posto), Evo Morales (quinto posto), Mahmoud Ahmadinejad (sesto posto), Fidel Castro( settimo posto), Hugo Chàvez ( ottavo), Mao Zedong (nono) e Jean-Bèdel Bokassa (decimo). Ma nella politica italiana le cose non vanno di certo meglio ... I politici nostrani, soprattutto quelli di centro-destra, hanno imparato da tempo una regola fondamentale nel vestirsi: quando hai paura di sbagliare, quando sai di non avere stile, allora devi sparire, diventare tappezzeria. Del resto, con un capopartito come Silvio Berlusconi, non resta che trasformarsi in una poltrona di velluto, fila dopo fila, a seconda dell'importanza. In prima fila infatti deve esserci sempre lui, e tutti gli altri a fare da sfondo! Ecco quindi l'utilizzo del fondotinta, della tintura per capelli, dei collettoni delle camicie schiacciati sulle spalle...

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